LA BELLEZZA DELLE IMMAGINI INTERIORI

   Opera stupefacente e affascinante. Facile ammirarla, difficile comprenderla, a cui accostarsi per partecipare al viaggio interiore di un uomo, Jung, studioso della psiche, alla ricerca degli strumenti immaginativi che la psiche stessa crea, per renderne  ‘visibili’ e ‘attive’le   rappresentazioni.

Nelle dimensioni, copertina di cuoio rosso,  scrittura a caratteri gotici, con immagini dipinte, appare come un manoscritto tardo medievale. Sfogliarlo, guardarlo, non lascia indifferenti, e abbandonarsi  alle emozioni che suscita rivela già qualcosa di sé.

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una pagina del libro rosso

Jung lo redasse tra il 1913, dopo la separazione da Freud, fino al 1930. Non lo destinò alla pubblicazione e solo a 50 anni dalla sua morte   gli eredi si convinsero a pubblicarlo.

Il Libro rosso narra la ricerca della via per raggiungere il Sé profondo e la propria realizzazione psichica attraverso il dialogo tra i diversi aspetti dell’identità interiore.

Penso che tutti possano accostarsi a questo libro dall’ apparente ermeticità, purché lo facciano senza la pretesa razionale di appropriarsi di un meccanismo  per capire:  “come si fa ad eliminare gli aspetti, che di me, mi sono di ostacolo?”. Infatti, anche in psicoterapia, alcuni cercano di apprendere un metodo per eliminare il disagio che avvertono.  Il libro rosso può insegnare a tutti che dedicandosi ad ‘ascoltare’ e ‘riflettere’ sui propri contenuti interiori, tradurli in immagini ed anche disegnarle, può essere di aiuto per conoscersi.

In psicoterapia  il “metodo dell’immaginazione attiva”, che Jung usa anche per se stesso nel Libro rosso, si può, attentamente, usare per arrivare a ‘trasformare’  il disagio psicologico.

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